Aree Marine Protette: l’ignoranza dei confini non scusa

Articolo di Francesca Zambonin

Ai sensi delle leggi n. 979 del 1982 e n. 394 del 1991, le aree marine protette sono istituite con un Decreto del Ministro dell’Ambiente recante la denominazione e la delimitazione geografica dell’area, gli obiettivi e la disciplina di tutela a cui è finalizzata la protezione.
Tali aree sono costituite da ambienti marini comprensivi delle acque, dei fondali e dei tratti di costa prospicenti, che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere e per l’importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono.

Le aree marine protette generalmente sono suddivise al loro interno in diverse tipologie di zone denominate A, B e C, a seconda del grado di protezione riservata alla zona: da massima (zona A – riserva integrale) a meno stringente (zona B e C – in cui vengono vietate solo alcune attività specificatamente elencate).

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  1. Kayleen
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