La rivoluzione digitale è in corso

I giornali sono in caduta libera. Le edizioni stampate vengono sospese. Gli editori vengono sostituiti con allarmante regolarità. Le perdite finanziarie stanno aumentando.

Le righe sopra riportate aprono oggi un articolo di una fonte molto autorevole “TheGuardian”: link

Fonte: The Guardian
Fonte: The Guardian

Questo non ci sorprende, non è un segnale della crisi ma del cambiamento che la crisi sta solo accelerando. Lo pensavamo tre anni fa quando progettavamo ScubaZone e a maggior ragione ne siamo convinti oggi. Guardiamoci in giro: molte edicole chiudono, tanti autogrill ora hanno dolciumi e altri prodotti negli scaffali che fino a qualche anno fa erano occupati dai giornali, gli studenti cominciano a studiare sui tablet, in aereo quasi tutti hanno il proprio device e la semplicità di utilizzo ne ha aumentato la diffusione anche tra i meno esperti.

Sicuramente qualcosa e qualcuno comunque sopravvivrà, resteranno i migliori dopo una dura e impietosa selezione. E anche in Italia, sempre con un po’ di ritardo rispetto agli Stati Uniti, le cose si stanno muovendo verso il digitale, anche per l’editoria.

In passato e ancora quest’anno abbiamo scartato l’idea di stampare ScubaZone.
Sicuramente a qualcuno potrebbe interessare la versione cartacea ma se ipotizziamo che i lettori di una rivista di subacquea in Italia -anche se gratuita- non potrebbero essere più di 3-4 mila, siamo contenti di superare ora i 20 mila lettori, senza doverne stampare 10 mila copie per poi buttarne e disperderne più della metà. Sarebbe uno spreco di denaro e forse anche un imbroglio verso i nostri Partner che si aspetterebbero probabilmente ben altri numeri. Certo, se avessimo finanziamenti a fondo perduto ‘caduti dal cielo’ probabilmente il discorso cambierebbe ma non il concetto, anzi, sarebbe uno spreco di soldi pubblici che sarebbe meglio investire in altro.

ScubaZone magazine digitale è meglio!  Oltre ad essere gratuita, è sempre disponibile, la potete scaricare e sfogliare online, è integrata con contenuti multimediali, possiamo offrire più di 200 pagine per numero, la possiamo migliorare step by step e, di non poco conto, eviteremo anche noi consumo di carta, inchiostro e plastica.

Cosa ne pensate?

rivoluzione digitale

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