Chi mangia squali rovina i coralli

Tutto è collegato.

Un recente studio pubblicato dalla rivista PLOS One ci dice che la pesca eccessiva agli squali, oltre ad essere un problema serio per la minaccia di estinzione di questi animali, produce anche uno scompenso in tutta l’ecologia dei reef, che si traduce in un danno per i coralli.

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Infatti lo squalo, predatore di vertice, tiene sotto controllo le popolazioni dei predatori di taglia media (lutianidi), che a loro volta predano i pesci erbivori come i pesci chirurgo e pappagallo. Un declino degli squali si traduce in un incremento delle popolazioni di lutianidi e in un declino delle loro prede.

I pesci erbivori hanno un ruolo cruciale in un reef: attraverso il pascolo eliminano le alghe, la cui crescita può rallentare o inibire la crescita delle nuove colonie di corallo. Pochi erbivori quindi significa anche che il reef sarà indebolito, e recupererà più lentamente dopo una distruzione, momento che richiederebbe alle giovani colonie di crescere in fretta.

La maggior parte dei pesci pappagallo è erbivora. Si pensa che mangino coralli, in realtà usano il loro “becco” sui coralli morti per togliere le alghe (con poche eccezioni).

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Insomma, tutto è collegato. Come ci dimostra chiaramente un altro studio a cui dedico un articolo sull’imminente numero 12 di Scubazone. Le nostre attività tendono a distruggere i coralli, il riscaldamento globale è una minaccia seria, sotto questo punto di vista dovremmo cercare di fare tutto il possibile per mantenere il reef (inteso come ecosistema) il più possibile integro.

 

 

copertinapiccolaAl problema della pesca eccessiva degli squali, con altri risvolti, è invece dedicato il mio romanzo Scilla. Cliccate sulla copertina per saperne di più.

 

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