Finclip, un bel case history Made in Italy

Mi ricordo molto bene quella telefonata di un paio di anni fa di Paolo “Marco, ti voglio parlare di un’idea”. Paolo Piumatti è una persona molto concreta e dalla telefonata al nostro incontro sono passati pochi giorni. Fa sempre piacere parlare con lui perché oltre al giusto entusiasmo ha anche la ragionevolezza necessaria per poter trasformare le idee in prodotti o servizi.

Un pomeriggio Paolo mi ha esposto in modo molto confidenziale la sua idea: costruire un sistema di fissaggio delle pinne, simile a quello usato per gli scarponi da sci.

fin clip

L’idea mi è sembrata intelligente perché la soluzione proposta, unendo semplicità e innovazione, potrebbe risolvere un problema a molte persone. Proposta da Paolo sapevo avrebbe avuto molta concretezza e si sarebbe sviluppata con attenzione ai dettagli.

Paolo Piumatti è proprietario di un centro di subacquea a Ustica da molti anni. Ha osservato che molti subacquei hanno qualche problema nell’indossare e togliere facilmente le pinne: il peso delle bombole sulla schiena, una muta stretta, la barca che beccheggia non lo rendono sicuramente un processo sempre semplice.

Da qui l’idea di aiutare i sub in questa operazione.

Nell’aprile 2015, oltre al supporto di sua moglie Ann, si è servito dello studio di design Designsumisura di Milano il cui titolare Alberto Villa è diventato in seguito il socio di Paolo nella Finclip srl. Si sono discusse molte idee, sviluppando il concept dall’inizio alla fine. Sono stati creati vari prototipi, stampati in 3D, testati in diverse situazioni per giungere al prodotto finale di oggi, Finclip.

Leggete tutto l’articolo su Scubazone n. 38

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