Gli scogli di S. Maria La Scala

Ed è a Santa Maria la Scala, antico centro marinaro in provincia di Catania, che il tempo sembra essersi fermato, come in un presepe, a parecchio tempo fa.

Lasciata l’Orientale Sicula all’altezza di Acireale, la strada che porta a mare, dopo qualche tornante, termina davanti al piccolo campanile del borgo da cui il suono delle campane, ad ogni ora, rintocca con meticolosa precisione.

L’intrusione in auto ci fa sentire quasi degli extraterrestri alla vista dei pescatori che, sul molo del porto, sistemano le reti per l’uscita in mare.

smaria

In fondo all’unica strada, si trova l’antico mulino dove, da più di un secolo (esattamente dal 1910), per mano di un’operosa ed umile famiglia locale, il grano viene trasformato in farina.

Ed è proprio qui, dove l’odore di questa si fonde a quello dell’acqua di mare, che ci ritroviamo alle 8:45 di un sabato autunnale per iniziare la nostra immersione.

“Oggi solo macro” impone con ferma decisione la voce di uno di noi nel corso del briefing.

Non è l’interpretazione di una scelta appena assunta, ma soltanto la conferma che la pianificazione dei giorni precedenti abbia trovato applicazione in ciascuna delle nostre configurazioni.

Tutto come da programma: i 60 mm sono già montati sulle nostre miroless, mentre le due compatte risultano impostate per gli scatti ravvicinati.

L’articolo completo è su Scubazone 36

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