Il fascino che la visita di un relitto sommerso esercita sulla quasi totalità dei sub ha molto a che fare con l’immedesimazione con i protagonisti delle vicende. Si potrebbe definirla un’immersione nell’immersione. Negli eventi trascorsi, nelle vite dei protagonisti, nella storia in sé.
![dardanelli](https://www.scubazone.it/mag/wp-content/uploads/2023/02/Turchia-burges-@Martella-Marco-2-1024x576.jpg)
Poco al largo della penisola di Gallipoli (Gelibolu), nello stretto dei Dardanelli in Turchia, poche decine di metri d’acqua custodiscono i resti della campagna della Prima Guerra Mondiale che ha visto scontrarsi i paesi della Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia, Russia) con l’Impero ottomano supportato da Germania e Austria-Ungheria.
La Triplice voleva forzare lo stretto, arrivare a conquistare Costantinopoli (l’odierna Istanbul) costringendo l’Impero ottomano a ritirarsi dal conflitto, ripristinando così gli scambi commerciali con la Russia attraverso il Mar Nero.
L’offensiva però fallì in maniera clamorosa, con perdite enormi da ambo le fazioni: 44.000 morti nella Triplice, con grandi lutti anche fra gli eserciti alleati di Australia, Nuova Zelanda e India, e 87.000 agli ottomani.
Una campagna che, sulla carta, avrebbe dovuto risolversi velocemente e con successo si trasformò in una carneficina, e molti mezzi andarono perduti tra i flutti dello stretto.
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