L’Area Marina Protetta di Portofino è frequentata da subacquei di tutto il mondo per i suoi bellissimi paesaggi sommersi, caratterizzati da pareti tappezzate di gorgonie, animati da pesci di ogni specie e taglia, e impreziositi dalla presenza del corallo rosso.
Portofino: il paese si porta dietro la sua fama di meta esclusiva, costosissima, ma per noi sub Portofino è soprattutto il nome di un’Area Marina Protetta, che coincide con il promontorio omonimo (o con il monte, come è chiamato da queste parti), una delle più belle e importanti non solo in Liguria ma in tutta Italia.
L’Area Marina Protetta di Portofino è suddivisa in tre zone: zona A (18 ha, a protezione integrale), zona B (185 ha) e zona C (57 ha) con diversi livelli di protezione. Il grosso delle attività dei diving center si svolge nella zona B, che coincide con la costa meridionale del promontorio, la più bella e naturale. L’area è stata dichiarata Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.
Siamo diretti all’Altare, uno dei tanti punti di immersione dell’area. Sarebbe sbagliato fare graduatorie, ognuno ha i suoi punti di interesse e i suoi estimatori. Da un punto di vista didattico l’Altare, per l’alternarsi delle comunità biologiche, è molto rappresentativa di quello che sto per raccontare.
La roccia formatasi nell’oligocene disegna scorci suggestivi e piccole insenature, con la vegetazione che tocca quasi il mare, questo mare scuro, di un colore unico. La falesia precipita in mare, formando pareti verticali che scendono a elevate profondità spesso a 50 m e oltre e ospitano una fauna marina che per biodiversità ha pochi uguali in Mediterraneo.
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