Il giorno del nudibranco

nud161113006Sabato 16 novembre 2013 si è concluso nelle acque dell’AMP di Portofino il primo giorno del nudibranco,

giornata di monitoraggio organizzata da Reef Check Italia Onlus che ha coinvolto diversi diving center locali e 86 subacquei in una giornata di raccolta di dati sulla presenza nelle acque del promontorio di nudibranchi.

 

 

È la prima volta che viene eseguito un monitoraggio su questi animali, quindi viene legittimo chiedersi “perché il nudibranco?”. Perché si tratta di animali che i sub conoscono, osservano, fotografano abitualmente, e che attraverso la loro presenza possono dare utili informazioni agli scienziati sulla qualità dell’ambiente. La maggior parte dei nudibranchi ha una dieta molto precisa, orientata in molti casi su un’unica preda, che può essere una spugna o uno cnidario. Prede molto sensibili al cambiamento climatico, ma che sarebbero più difficili da identificare e da censire.

nud161113013Ed ecco che lo studio della distribuzione e delle variazioni a lungo termine dei nudibranchi può dare informazioni preziose sull’impatto che il cambiamento climatico in corso ha sulle intere comunità bentoniche.

 

 

I diving center che hanno collaborato per la realizzazione dell’evento sono (in ordine alfabetico): Abyss Diving,  Corderia Nazionale, Doctor Scuba,  Il Grande Blu, Portofino Divers e Tortuga Diving.

 

 

Nelle foto, scattate durante l’immersione, sono ritratte le specie osservate più spesso almeno dalla mia squadra: nell’ordine, dall’alto in basso:

Flabellina affinis,

nud161113018Peltodoris atromaculata ritratta sulla sua preda, la spugna Petrosia ficiformis.

Cratena peregrina, nella foto sta mangiando voracemente i polipi di un’idroide (Eudendrium sp.)

 

I risultati preliminari del censimento saranno resi pubblici durante un momento chiamato “Nude under spot”, che si terrà sabato 7 dicembre alle 15.30 all’Hotel Cenobio dei Dogi di Camogli, nell’ambito dell’International Marine Reserve Film Festival (vedi scheda dell’evento).

2 Risposte

  1. Giuliano Greco
    |

    Io ero al Diving Grande Blu e non abbiamo avuto la stessa fortuna…in un bel gruppetto ci siamo immersi alla Testa del Leone sul promontorio e non abbiamo avvistato nulla…”solo” cernie e barracuda ma nessuna traccia di nudibranchi…

  2. valerio
    |

    Abbiamo organizzato un tuffo alla spiaggia di Paraggi.
    Marzia, il biologo dell’AMP di Portofino, ha fatto un briefing per tutti i partecipanti, spiegando cosa siano i nudibranchi e le loro abitudini alimentari.
    Abbiamo visto parecchie vacchette di mare in parete (dove non mancano mai)ma anche sul fondo sabbioso dove solo l’occhio attento di chi conosce l’habitat in cui i nudibranchi vivono è capace di trovare questi piccoli molluschi abbiamo trovato cratene e flabelline.
    Grazie ad AMP di Portofino a Reef Check Italia e naturalmente a Marzia !

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