La fotografia subacquea, ed in particolare la macrofotografia, grazie allo sviluppo del digitale ed alla produzione di nuove attrezzature orientate non solo a professionisti ma anche a semplici appassionati, si è diffusa in modo capillare in tutto il Mondo, anche in nuovi mercati come quello asiatico. Qui ha trovato un terreno particolarmente fertile grazie alla relativa vicinanza con numerosi luoghi ricchi di micro vita come Anilao nelle Filippine, Bali e lo Stretto di Lembeh in Indonesia, le piccole isole della Malesia nel Mar Cinese Meridionale: tutte zone di mare non troppo distanti da questi nuovi e ricchi mercati emergenti.
Proprio in questi luoghi con il diffondersi delle “muck diving”, come è definito questo genere di immersioni nei fondali sabbiosi alla ricerca di minuscole creature marine, sempre più frequentemente si è iniziato ad osservare ed ad immortalare con scatti fotografici delle strane ed inusuali situazioni ambientali: polpi all’interno di bottiglie di vetro anche in fase di gestazione delle uova; piccoli gobidi gialli che spuntano dai colli dei più disparati contenitori; altri tipi di gobidi o piccoli pesci affacciati timidamente da bottiglie di coca cola; minuscoli cavallucci stretti in un tenero abbraccio con cotton fioc o pezzi di plastica tesi ad affrontare i pericoli di una difficile sopravvivenza; pesci allo stato giovanile in stretta compagnia di stralci di confezioni di plastica come fossero piccoli aerei in un volo senza atterraggio.
Spesso nel vedere queste fotografie si rimane ammirati e stupiti, frequentemente viene anche da sorridere, ma dietro questo adattamento a queste strane nicchie ecologiche c’è un “mare” in sofferenza.
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