Il relitto di un BPY Catalina ritrovato nelle profondità del mare Adriatico

Testimonianze di ciò che accadde l’12 settembre 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il fronte italiano e quello balcanico.

Immersi nel silenzio e nell’oblio del mare Adriatico, al largo della costa dell’isolotto di Svetac (arcipelago di Vis), Lorenz Marovic e suo figlio Andy hanno ritrovato i resti di due aerei dell’aeronautica militare americana abbattuti durante la seconda guerra mondiale ed il relitto del piroscafo N. Maris, affondato nel 1932.

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Con straordinaria perseveranza, essi hanno ascoltato le memorie dei sopravvissuti, annotato ed analizzato le loro informazioni approssimative, rovistando negli archivi navali e hanno studiato le carte nautiche per mesi prima di organizzare le ricerche. Poi, hanno dotato la loro imbarcazione con un sonar a scansione laterale, potente ed estremamente elaborato, ed hanno condotto alcune indagini idrografiche in aree segnalate dai pescatori. Questo tipo di sonar trasmette sul fondale e/o sugli oggetti ivi depositati delle onde sonore (energia) e analizza il segnale di ritorno (eco), rimbalzato dalle superfici colpite. In una scansione laterale, l’energia delle onde sonore è trasmessa a forma di ventaglio, ed il fondale viene analizzato fino a 100 metri di distanza dal punto in cui si trova la sonda.  L’intensità del segnale di ritorno viene continuamente registrata dal sonar, creando una “immagine” del fondo dell’oceano chiaramente visibile sul monitor posto sul ponte di coperta della imbarcazione da cui sono dirette le operazioni.

 

L’articolo in versione integrale su ScubaZone n. 31

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