In crociera alle Maldive, perché

Il trasferimento dall’aeroporto di Male dura poco, ed è piacevole, comodamente seduti in barca, essere accarezzati e rinfrescati dalla brezza, mentre si guarda (finalmente) il mare, che solo alle Maldive ha questo colore.

maldive

Ed è subito briefing. Il nostro yacht è il Conte Max: 33 metri, costruito nel 2004 e ristrutturato nel 2018, ha 9 cabine eleganti e confortevoli al di là delle più rosee immaginazioni, con aria condizionata indipendente, ciascuna dotata di spazioso bagno con acqua calda e fredda e box doccia. Nell’elegante salone si trova la sala da pranzo con salotto, mentre un secondo ristorante è situato a poppa, all’aperto con stupenda vista mare.

A prua, c’è una zona relax con comodi divani, mentre il secondo ponte ed il sun deck sono attrezzati con lettini prendisole. Ecco la parola magica, lasciatemi morire qui! Anzi, chiamatemi per la cena, non voglio perdermi la cucina di bordo, con il suo mix di piatti internazionali e locali che impareremo a conoscere.

La notte ha portato il sonno meritato, finalmente in un vero letto, dopo la sedia dell’aereo che, per quanto comoda, non può reggere il confronto. E sono pronto per le mie 3 immersioni giornaliere.

Confesso che non sono un habitué delle crociere, ho sempre pensato che la tranquillità di un resort superasse i disagi della vita su una barca. Ma per visitare le Maldive, per immergermi tra secche e pass dell’oceano Indiano, due cose mi hanno convinto: il raggio di azione di una barca da crociera, che si sposta in continuazione, è molto maggiore di quello del diving basato su un’isola, che per forza di cose insisterà sui siti più vicini, che può raggiungere  in un tempo ragionevole.

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