La Baja California messicana

…Sant’Andrea che in 25 milioni di anni ha formato il profondo Golfo di California ricco di spiagge corallifere e tiepide acque turchesi. La penisola della Baja è lunga circa 1.200 km, come l’Italia. A Ovest è bagnata dal Pacifico, a Est dal mar di Cortes, la faglia di Due coste completamente diverse tra loro, sopra e sotto il mare.

salvatierra

Il corallo della Baja California non conosce fenomeni di bleaching e i suoi fondali a detta di molti studiosi sono rimasti invariati per migliaia di anni. Meglio visitarla tra ottobre e novembre, quando scendere nelle acque del mar di Cortes che ancora sfioreranno i 27-28 gradi vi darà l’impressione di immergervi in un immenso acquario tropicale, come lo battezzò Jacques Cousteau che per primo filmò i suoi fondali nel 1974 rimanendo sbalordito dalla incredibile biodiversità. Al termine del viaggio si esce dall’acqua con gli occhi pieni di ricordi e indimenticabili incontri ravvicinati con Leoni marini, Squali balena, mante, delfini, balene e anche orche.

Tra i migliori spot di immersione vale la pena citare un sommergibile di 100 anni arenatosi sul fondo alla fine del II conflitto mondiale; le famose “Cascadas de arena” di Cabo San Lucas prodotte dal moto ondoso del Pacifico che come in una clessidra lascia scivolare lungo una parete rocciosa milioni di granelli di sabbia dorata; gli scogli affioranti di Bahia Chileno intorno ai quali si aggirano decine di specie costiere e pelagiche; Gordo Banks, meta ambita di molti divers che tornano con video di enormi branchi di martelli, tonni e carangidi. A Cabo Pulmo troviamo poi l’unica vera barriera corallina del Pacifico Boreale, un luogo ameno, desolato, ma al tempo stesso incantevole, che si raggiunge dopo chilometri polverosi di bellissimo sterrato che corre tra deserto cosparso di cactus e il mar di Cortes, un luogo conosciuto per una biodiversità di 900 specie di cui 6 specie di squali, compresi Tigre e grossi Toro. A pochi miglia da San Lucas si entra in acqua senza gabbia per filmare da molto vicino Verdesche, Squali mako, Martelli e Squali seta. Nei fondali della stupenda isola disabitata di Espiritu Santo si gioca con Leoni marini che sembrano cagnolini, un’esperienza indimenticabile. Infine il traghetto “Salvatierra” del 1942 adagiato a circa 18 metri di profondità con le sue eliche esposte dal diametro di 2 metri, circondato da carri cisterna e casse piene ancora di chissà che cosa.

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