La Secca di Mezzo Canale e la leggenda di Zanara

In questa occasione, il nostro viaggio ideale fa dirigere la prua della imbarcazione verso il Tirreno Centrale, puntando le coordinate della Secca di Mezzo Canale o delle Vedove, secondo la leggenda che racconta di diversi pescatori che non ne hanno più fatto ritorno, inghiottiti da questo tratto di mare spesso battuto da forti correnti.

mezzocanale

Senza alcun dubbio è uno dei siti più interessanti ed emozionanti del Mediterraneo, al centro tra la costa dell’Argentario e le isole di Giannutri e del Giglio.

Ci accompagnano la competenza e l’esperienza di Stefania Mensa (guida ambientale subacquea e prima detentrice del record mondiale di permanenza in acqua nel 2005) e Simone Nicolini (Regional Manager di UTD) di Argentario Divers, il diving che opera a Porto Ercole dagli anni ‘90.

Una traversata in gommone di circa tre miglia dalla costa ci separa dalla nostra meta: l’isola di Zanara.

Già, Zanara…

Un amico del Diving, infatti, ci racconta la storia di quest’isola, che compare sulle carte nautiche del XVI e XVII secolo, per poi scomparire, durante il XVIII secolo, da tutti i documenti cartografici successivi, proprio sulle attuali coordinate della secca.

Fu Gerardo Mercatore, nel 1589, il primo a segnalare l’esistenza di Zanara: non un semplice scoglio, ma una vera isola con rilievi e dimensioni paragonabili a quelli di Giannutri. L’ipotesi suggestiva è che l’isola si sia misteriosamente inabissata senza lasciare più alcuna traccia di sé, trascinata in fondo al mare da qualche catastrofico evento naturale.

Articolo completo su scubazone n. 44

 

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