La stenella ibrida

Stenella clymene è un ibrido tra due specie diverse.

Un lavoro pubblicato dalla rivista PLOS ONE, attraverso l’analisi del DNA, dimostra che la Stenella clymene, un piccolo delfino dell’Oceano Atlantico, si è originata per ibridazione naturale tra altre due specie, la tropicale Stenella longirostris (nella foto) e Stenella coeruleoalba (la stenella striata, comune anche in Mediterraneo).

Queste notizie mettono un  poco in crisi il vecchio concetto di specie: ma come, a scuola ci hanno insegnato che due specie, nell’improbabile evento che si uniscano carnalmente generando qualcosa, produrranno sempre prole sterile (vedi il mulo, prodotto dall’incrocio tra asino e cavalla).

In realtà non è sempre così. Quando, per evoluzione, da una specie se ne generano di nuove, il processo che le porta a differenziarsi è lungo e graduale. Ci sarà un tempo durante il quale, pur essendo distinguibili tra loro, le specie in via di formazione saranno ancora interfeconde.

Avranno la possibilità di fecondarsi tra loro e di generare prole feconda, che può avere caratteristiche diverse da entrambi i genitori al punto di risultare il capostipite di una terza specie.

 Ibridi interspecifici sono conosciuti in tutte le classi dei vertebrati. Nei mammiferi sono meno comuni che nei pesci, per esempio, a causa anche di un accoppiamento più complesso. Ma va detto che i delfini maschi non vanno tanto per il sottile, sovente sono disposti a congiungersi anche con specie diverse… basta che respiri, insomma!

ret07

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