Muck dives parte 1

Coralli di ogni forma e dimensione, immensi spazi pelagici, coloratissime pareti ricche di gorgonie ed alcionari; pensare a simili scenari toglie il respiro e trasforma i pensieri in sogni.

 

Eppure …

Al di là degli spettacoli mozzafiato che il Sesto Continente ci regala, esiste un’altra realtà: creature mimetiche, a volte bellissime, ma spesso caratterizzate da un aspetto apparentemente insignificante o peggio, mostruoso, che vengono comunemente definite “critters”.

“Muck Dives” è oramai un termine che è entrato nel gergo degli appassionati di biologia marina e di fotografia subacquea; si tratta di immersioni su fondi fangosi, sabbiosi e detritici, alla ricerca della incredibile microfauna che abita questi areali.

muck dive

Immagini di quella che gli Anglosassoni definiscono Blue Ribbon Eel, al secolo Rhinomuraena quaesita”, un critter che abita le barriere coralline ed in particolare i fondi molli delle lagune dell’Indo-Pacifico.

E’ un pesce ermafrodita. La livrea giovanile (esemplari immaturi) è completamente nera, col passare del tempo i maschi assumono una colorazione blu elettrico con bocca e pinne di un giallo intenso; le femmine, invecchiando diventano di colore giallo vivo.

E’ un soggetto molto interessante da fotografare sia per la livrea molto colorata, che per la  caratteristica morfologia del muso. Va avvicinato con molta cautela, a volte basta l’ombra del fotografo, per farla rientrare nella tana.

Alle volte non esce più, o quantomeno non in tempo utile per poterla fotografare; in altri casi, invece, dopo pochi secondi rieccola affacciarsi sull’uscio di casa pronta per un bel primo piano.

L’articolo completo è su Scubazone n. 39

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