Non è mai troppo tardi

“Non è mai troppo tardi… e dopo più di 30 anni ho capito chi sono “Quelli del Safari Fotosub”.

Io credevo fossero solo dei fotografi subacquei che si divertivano a ‘pescare’ con le loro macchine fotografiche nelle varie competizioni di settore, invece ho scoperto che sono dei veri e propri

ricercatori. Per poter vincere la competizione, infatti, non basta essere abili con la macchina fotografica, ma bisogna essere una vera e propria enciclopedia umana che conosce l’habitat, i nomi e tutti i comportamenti delle specie dei pesci.

Foto 5 - Sarago Fasciato - N.Alaimos

La scorsa settimana si è concluso a Crotone, in Calabria, il 37° Campionato Italiano di Safari Fotografico Subacqueo. Trentasette edizioni sono tante. Io credo di averne seguite più della metà, a partire dagli anni ’80, da quando l’azienda Isotta/Isotecnic ha deciso di seguire le varie competizioni di Fotografia Subacquea presenti in Italia. Ho seguito questi appassionati del mare perché, come fotografo e già costruttore di attrezzature per la fotografia subacquea, provavo interesse per l’ambiente, ma soprattutto ero attratto dall’idea di poter esser utile e di condividere con loro tutto ciò che riguarda questo fantastico mondo marino. Durante il Campionato di Crotone è stato organizzato un seminario sulle specie aliene dal titolo “A caccia di alieni”, poiché in questa zona marina era stato fotografato il ‘Pesce Coniglio’, una specie nativa dei mari tropicali entrata nel Mediterraneo dal Canale di Suez. A questo congresso era presente il Direttore dell’Area Marina Protetta Isola “Capo Rizzuto”, il Comandante della Capitaneria di Porto, un ittiologo di Siracusa Francesco Tiralongo e il mio amico Filippo Massari, biologo e responsabile nazionale del Safari Fotosub della FIPSAS.

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