Sordità improvvisa dopo un’immersione in trimix

Novembre 2015, Italia. Gabriel, spagnolo, un esperto istruttore subacqueo quarantenne, era arrivato in Italia in automobile con degli amici. Aveva fatto una bella immersione, la prima del giorno, in trimix (ossigeno, elio e azoto) con un rebreather a circuito chiuso e un computer subacqueo Petrel.

Alla fine aveva totalizzato 95 minuti di fondo alla profondità di 40 metri (con un massimo di 45 metri). In immersione non era successo nulla di strano, ma durante la risalita aveva avvertito un ovattamento nell’orecchio destro, una sensazione che non era sparita subito. Non essendo la prima volta che gli capitava non si preoccupò un granché. Pensava che quella sensazione sarebbe sparita come al solito in poche ore. Ma passate trenta ore ancora non migliorava. Anzi, Gabriel stava peggio.

trimix

Due giorni dopo tentò di usare il telefono e si accorse che dall’orecchio destro non ci sentiva più. Iniziò a preoccuparsi. Aveva anche delle vertigini posizionali. Stava male e voleva tornare a casa. Decise di rientrare in Spagna il giorno successivo e di farsi curare lì.

Tornato in Spagna Gabriel si recò al pronto soccorso di un ospedale. I medici ritennero si trattasse di un barotrauma dell’orecchio e prescrissero dell’ibuprofene. Avendo esperienza come subacqueo e come istruttore, Gabriel tentò di spiegare che secondo lui non si trattava di un “comune” barotrauma dell’orecchio. Ma i medici gli consigliarono solo di tornare il giorno dopo per un controllo più approfondito dall’otorino. Era sera, ormai si era fatto tardi. Cosa avrebbe dovuto fare? Se ne tornò a casa.

Il resto su scubazone 36

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.


*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.