Catturare le emozioni in una foto

Immergendosi nel mondo subacqueo si è invasi da una marea di emozioni sia legati alla profondità e all’essere in un ambiente che non è il nostro, in cui possiamo quasi volare, ma ancora di più ci emoziona l’incontro con le forme di vita marine: banchi di pesce, squali, delfini ma anche piccoli e colorati nudibranchi o microscopici gamberetti.

foto emozioni

Chi inizia ad immergersi cerca di condividere queste emozioni con famigliari e amici che non si immergono e decide di iniziare a fare fotografie, o video. Io qui mi limito a parlare di fotografia.

Può capitare che una volta arrivati a casa e rivista la fotografia sul monitor questa non riesca a trasmettere le emozioni che abbiamo provato in quel momento, Questo può dipendere da una moltitudine di fattori: l’angolazione, la distanza di ripresa, la luce o la composizione oppure un obiettivo errato.

La ripresa di un particolare invece che del soggetto intero, semmai usando altri subacquei come elementi umani per dare le proporzioni, ci può dare ottime immagini documentative ma non emozionali.

Il punto di ripresa può cambiare e di molto la percezione in fotografia, se si è troppo lontani o troppo in alto può capitare che la fotografia non faccia passare le emozioni che ci hanno portato a fare clic.

Una domanda che dobbiamo sempre quando scattiamo è perché stiamo per premere il pulsante di scatto, cosa ci ha ha colpito ed emozionato fino alla decisione di scattare una fotografia. Da qui il fotografo dovrebbe provare a controllare le emozioni e pensare a cosa fare per far sì che la fotografia trasmetta queste emozioni anche a persone che non hanno mai messo la testa sott’acqua.

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