I barconi di Caldè

La mia prima immersione in acque libere è avvenuta sulla sponda Est del Lago Maggiore e, più precisamente, a Caldé, graziosa località turistica facente parte del Comune di Castelveccana.

barconi di caldè
Se chiudo gli occhi, percepisco vivide, le emozioni di quella fredda giornata di marzo di cinque anni fa. Lasciata l’auto nel parcheggio che accoglie le poche vetture del vicino abitato, percorro una stradina sterrata che costeggia il lago fino alla spiaggetta in cui dare inizio all’immersione. Sorrido tra me e me al pensiero di quanto fossi impacciato. Tutto mi sembrava così pesante: dall’attrezzatura da montare sulle spalle alla concentrazione nel configurarla nonostante fosse composta solo da una bombola, un jacket (bcd) e un octopus.

Infilare la muta umida poi! un supplizio senza tempo considerando anche la temperatura dell’acqua a sette gradi. Affiorano nei miei ricordi tutte le difficoltà incontrate le prime volte, probabilmente come capita o è capitato a molti altri subacquei all’inizio del loro percorso. Riecheggiano ancora nelle mie orecchie prima le parole poi i rimbrotti del mio divemaster Angelo (solo di nome, non di fatto) e a seguire tutte le raccomandazioni pre-immersione. Tutto questo enfatizzato dal fatto che avrei dovuto compiere un’immersione al lago.

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